Itinerario delle Egadi: Tour in barca ed Escursioni Archeologiche

Ideale per: Ragazzi-Gruppi Tipologia: Moderato Mezzi: Misto Giorni: 4 Province: Trapani Città: Favignana;Mozia;Levanzo;Marettimo

Descrizione

L'itinerario proposto vi permette di visitare le Egadi, uno dei luoghi più incredibili dell'intero panorama turistico italiano. La cultura di queste terre è profondamente radicata nella storia, e correlata ad alcune civiltà che hanno lasciato un segno indelebile. Fenici, Greci e Romani hanno abitato a lungo queste isole, lasciando traccia del loro passaggio in questi luoghi. Tutte le isole che compongono questo incredibile arcipelago presentano peculiarità che le rendono meravigliose agli occhi di qualsivoglia tipologia di turista: dagli appassionati di storia ed archeologia agli amanti del mare e degli sport acquatici come snorkeling e immersioni. Grandi e piccini ma anche giovani in cerca di avventure possono scoprire un mondo fantastico tra le cale e le spiagge che caratterizzano queste oasi che emergono dal Mediterraneo.
Il nostro viaggio parte dalla più grande, Favignana, dalle consistenti ricchezze balneari ed archeologiche. Prosegue verso l'antichissima città Fenicia di Mozia, per poi dedicarsi alle stupende Levanzo e Marettimo, simili nell'aspetto ma diverse nello spirito.

Giorno 1

Favignana


L'itinerario alla scoperta delle Isole Egadi non poteva non partire da Favignana, la principale del piccolo arcipelago siciliano, nonché la più vicina alla costa. Il pittore Salvatore Fiume la definì "la grande farfalla sul mare", per la sua particolare forma che ricorda appunto quella di una farfalla. Questo piccolo lembo di terra, la cui superficie è inferiore ai 20 chilometri quadrati, è una delle terre più antiche di tutta l'Italia.
Favignana, così come tutte le Egadi, presenta tracce di insediamenti umani risalenti addirittura ad epoche preistoriche. Nel corso dei secoli ha più volte svolto la funzione di "satellite" siciliano, ricoprendo un ruolo di determinante importanza sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista militare. Ancora oggi presenta un elevato numero di resti archeologici che testimoniano il passaggio di alcune delle civiltà più influenti della storia dell'umanità. Oggi è una meta turistica ideale soprattutto per gli amanti del mare.
Sono davvero tanti gli accessi al mare sparsi per l'isola, ecco i più noti:



  • Lido Burrone: l'unico grande lido attrezzato della zona, tra i più suggestivi tratti di costa di Favignana. Si trova particolarmente vicino ad un moderno residence con piscina.

  • Cala Azzurra: caratterizzata da un perfetto connubio tra sabbia e scogli, è tra le spiagge più conosciute ed apprezzate dell'isola. Facilmente raggiungibile in bici appena fuori dal centro abitato.

  • Cala Rossa: la sua scogliera è famosa in tutto il mondo e le è valso l'ingresso nelle più importanti classifiche delle spiagge più belle d'Italia ed è raggiungibile sia via mare che via terra.

  • Cala Graziosa: probabilmente la più vicina al centro abitato. La sua particolare caratteristica è rappresentata dalle piccole vasche scavate nella pietra che le conferiscono un fascino speciale. Molto adatta anche per la pratica di sport acquatici come lo snorkeling.

  • Cala Rotonda: fantastica location nel quale ammirare “l'Arco di Ulisse”, un particolare arco naturale in pietra.

  • Calamoni: presenta calette sabbiose e scogli piatti, facilmente raggiungibile attraverso una comoda strada asfaltata, ottima specialmente per i più piccoli.

  • Scivolo: il nome della scogliera fa riferimento allo scivolo di roccia naturale che la contraddistingue. Altrettanto piacevole la secca presente a soli 5 minuti a nuoto dal sito, localizzato tra i Calamoni e Lido Burrone.

  • Punta lunga: conosciuta per il grazioso porticciolo di pescatori, ideale per chi è intenzionato a prendere un po' di sole.


Il nostro consiglio è quello di dedicare la prima giornata alla scoperta di queste meraviglie, approfittando di una delle tante gite in barca offerte dalle agenzie di servizi turistici, che spesso prevedono anche la visita della "Grotta dei Sospiri", chiamata così per via degli strani suoni che provengono dal suo interno: un luogo unico che merita di essere visitato.

Giorno 2


Favignana


Proseguiamo l'itinerario di Favignana, questa volta con l'intento di conoscere le bellezze storiche ed archeologiche che testimoniano le complesse ed articolate radici culturali distintive del capoluogo. Sull'isola, vi sono moltissime attrattive culturali: dal Palazzo e Museo Florio, all'interno del quale sono contenuti diversi reperti, fino alle chiese ed i Castelli Normanni di Santa Caterina e San Giacomo.
Tra i siti da non perdere vi è la Grotta del Pozzo, situata nei pressi del sottosuolo del cimitero cittadino, all'interno della quale sono state scoperte alcune iscrizioni dall'inestimabile valore archeologico. Si tratta di incisioni nella roccia riconducibili alla civiltà dei fenici, specificamente al periodo successivo alle guerre puniche combattute tra il III ed il II secolo a.C. tra romani e cartaginesi. Fin dalla loro scoperta nel 1968, le iscrizioni sono state oggetto di studio da parte di esperti impegnati nel lavoro di decifrazione.
Nelle vicinanze si trova il primo porto di Favignana, anch'esso risalente al periodo neopunico, oggi noto con il nome di Porto San Nicola. Nei pressi del porto si trova una piccola grotta contenente alcuni graffiti del neolitico e del paleolitico. Da segnalare anche il "Bagno delle Donne", un'antica ceteria greco-romana, scavata nella roccia, e soprattutto le spettacolari cave di tufo, in passato una delle fonti d'economia più importanti per il paese.


Mozia


Dopo aver ammirato tali bellezze ci rivolgiamo verso l'antica Mozia, raggiungibile tramite aliscafo dal porto principale. Oggi è chiamata anche San Pantaleo, ed è la più bella delle isole dello Stagnone, laguna situata nel territorio del comune di Marsala.
Fu una fiorente città fenicia dallo strategico valore commerciale che rimase distrutta in seguito alla campagna militare compiuta per volere di Dionisio I. Consigliamo un'escursione a piedi dell'isola: vero e proprio orto botanico a cielo aperto, tra i più apprezzati centri turistici italiani.
Ecco i siti archeologici più importanti:



  • i resti della cinta muraria che circondava l'isola;

  • la porta nord, antico ingresso cittadino;

  • il Santuario del Cappiddazzu, un luogo religioso del VII secolo a.C.;

  • la necropoli, cimitero tombale fenicio;

  • il centro abitato e la casa dei mosaici;

  • i resti del Tempio Kothon.


Questa isola ha acquistato un valore storico incredibile anche grazie ai ritrovamenti del secolo scorso finanziati da Joseph Whithaker. E proprio alla famiglia britannica è stato intitolato il museo cittadino, che raccoglie una preziosa collezione di reperti rinvenuti in seguito agli scavi, tra cui il "Giovinetto di Mozia".


Curiosità


Un tempo l'isola era collegata al promontorio di Birgi tramite una strada artificiale larga oltre 7 metri, che consentiva gli scambi commerciali tra le due aree. Questa strada è rimasta sommersa in seguito all'innalzamento del livello del mare ed oggi è ancora parzialmente conservata sul fondale marino.


Giorno 3


Levanzo


Levanzo è la più piccola delle tre isole principali che compongono l'arcipelago delle Egadi. Nonostante appartenga, dal punto di vista amministrativo, al comune trapanese di Favignana, Phorbantia (così veniva chiamata dai greci) presenta un carisma eccezionale assolutamente identificativo, che le permette di emergere tra le meraviglie sparse per il Mar Mediterraneo.
Ciò che più di ogni altra cosa conferisce un'aurea di assoluta unicità al territorio è la presenza di un vasto quantitativo di grotte calcaree, nascoste tra le insenature della frastagliata costa, che rendono quest'isola una meta perfetta per gli appassionati di immersioni. La terza giornata dell'itinerario è quindi dedicata alle più belle cale e spiagge dell'isola:



  • Cala Dogana: è il punto in cui si arriva una volta attraccati al porticciolo di Levanzo; le piccole casupole raggruppate nell'omonimo paesino rappresentano un panorama fantastico.

  • Cala Fredda: raggiungibile sia da terra che da mare, presenta un peculiare scivolo naturale ed una spiaggia di sassi.

  • Cala Minnola: una delle tappe fondamentali dell'itinerario subacqueo, avrete infatti l'occasione di vedere i resti di un antichissima imbarcazione romana.


Anche qui è fortemente consigliato un tour in barca che vi permetterà di circumnavigare l'isola alla scoperta delle sue fantastiche attrattive naturali.


Curiosità


A Levanzo è presente un sito archeologico dalla ricchezza storica ed archeologica senza eguali.
A nord-ovest del paesino abitato è visitabile la "Grotta del Genovese", che conserva la più grande documentazione preistorica della Sicilia. Fu fortuitamente scoperta da una giovane pittrice nel 1949. La donna, che da subito si rese conto dell'incredibile valore di ciò che aveva trovato, avvisò le autorità di competenza, portando alla luce graffiti e pitture rupestri, alcune delle quali risalenti al Paleolitico Superiore. Pare infatti che l'antro fosse stato abitato da addirittura due diverse generazioni di popolazioni primitive. La prima visse 10.000 anni fa per l'appunto nell'era del Paleolitico, la seconda circa 6000 anni fa, nel Neolitico. Le incisioni, nonostante presentino tratti stilizzati ed essenziali, sono perfettamente riconoscibili e consentono la distinzione di diverse figure animali ed umane.


Giorno 4


Marettimo


La fase conclusiva del nostro viaggio prevede un tour di Marettimo, la più lontana delle isole Egadi. Geograficamente, Marettimo non è molto diversa dalle altre isole, tuttavia presenta un patrimonio naturalistico senza eguali, soprattutto in termini di fauna e flora. Qui potrete ammirare paesaggi mozzafiato, con piccole spiagge di sabbia finissima che si alternano a scogliere sul mare e soprattutto un vasto numero di specie vegetali endemiche. A livello ambientale, a differenza di Favignanga e Levanzo, è un po' più "selvaggia". Non a caso, con la sua folta vegetazione si rivela ideale per coloro che adorano immergersi nella natura incontaminata. Dal punto di vista culturale, non sfigura affatto rispetto alle "sorelle". Anch'essa è stata a lungo popolata da civiltà come i Fenici e gli Elimi; inoltre, secondo una teoria formulata dallo scrittore inglese Samuel Butler che ambienta le epiche vicende dell'Odissea nel Mediterraneo piuttosto che nello Ionio, Marettimo coinciderebbe con Itaca: la patria dell'astuto Ulisse. Purtroppo la particolare morfologia rende oltremodo complicati gli spostamenti via terra, onde per cui, il modo più rapido ed efficiente per vedere e vivere da vicino le bellezze del luogo è il periplo in barca, che vi permette anche un bagno rilassante nella famosa Cala Bianca. Tra le centinaia di grotte esplorabili (sono approssimativamente 400, contando sia quelle sommerse che quelle emerse) ve ne sono alcune particolarmente suggestive, mete obbligatorie di qualunque itinerario in barca. Ecco le più belle:



  • Grotta del Cammello: il cui nome è dovuto alla presenza di uno scoglio dalla forma particolare che ricorda la sagoma di un cammello;

  • Grotta del Presepe: magnifiche le stalattiti e stalagmiti contenute al suo interno, in cui la fantasia popolare ha riconosciuto la sacra famiglia raffigurata nel presepe;

  • Grotta del Toro: che prende il nome da uno scoglio a forma di toro presente al suo ingresso.
  • Grotta del Tuono: con i suoi fondali dallo splendido blu intenso, il cui nome è stato attribuito per via dei suoni udibili al suo interno;

  • Grotta Perciata: con le sue rocce che sembrano levigate e le sue “piscine naturali” colme di pesci, è un luogo perfetto per chi adora i tuffi;


Dopo essersi concessi una mattinata esplorativa tra le interessanti grotte, è giunta l'ora di dedicare il tempo alle attrattive dell'entroterra, visitando le due Case Romane: un edificio militare ed una chiesetta bizantina; infine, il Castello di Punta Troia, sito nell'omonimo promontorio, all'interno del quale fu recluso lo scrittore Guglielmo Pepe.

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