Arrivano i Greci: da Taormina a Giardini Naxos

Ideale per: Ragazzi-Gruppi Tipologia: Rilassante Mezzi: Auto-Mezzi Giorni: 2 Province: Messina Città: Taormina;Giardini Naxos

Descrizione

TaorminaNel suo capolavoro Viaggio in Italia, Johann Wolfgang Goethe la definì "lembo di paradiso sulla terra" dopo averla visitata nel 1787, e allo stesso modo Guy de Maupassant ne scrisse come di "un paesaggio in cui si trova tutto ciò che sembra creato sulla terra per sedurre gli occhi, la mente e la fantasia".
Tanti altri ancora ne scrissero e ne citarono il fascino, tutti quanti oggi la celebrano come un capolavoro degno di un Dio, ed i fatti ci raccontano di una città, Taormina, che è un brillante caleidoscopio, che diventa meta di storici e appassionati d'arte così come dei protagonisti del jet set, ammaliati dal seducente brio delle sue strade e delle sue donne, dei suoi contorni così frastagliati e pertanto così misteriosi; adesso come allora, da illustri ospiti come Ungaretti e Quasimodo, dalle più belle dive del secolo scorso come Liz Taylor e la "divina" Greta Garbo, alle star di oggi, il tempo sembra conferire sempre maggior fascino ad una città che, come il volto di una donna dalla bellezza immortale, si arricchisce anche nel comparir delle rughe.
E così la Baia di Naxos diventa uno dei luoghi più belli in Sicilia e al mondo, con il centro di Giardini Naxos che custodisce e rivela le origini più nobili della Trinacria: quella parte greca che vive ancora nel suo nome, e nella Sicilia, al pari forse sol di quella araba.
L'itinerario di due giorni si dedicherà a questi due centri, partendo da Taormina e terminando a Giardini Naxos, soffermandosi ad assaporare le varie sfaccettature, da quella storica a quella mondana, dalle stradine ed i monumenti alle spiagge ed Isola Bella.

Giorno 1

Taormina


Taormina Corso UmbertoTaormina non conosce stagioni. O meglio, ogni stagione è buona per visitarla. In estate ci si può distendere sulle incantevoli spiagge dello Spisone o di Mazzarò, sotto il cocente sole di Sicilia, ed in primavera così come in autunno ed inverno (difficilmente la temperatura anche in inverno scende sotto i 10 gradi), ci si può dilettare tra attività ricreative (shopping nei locali del centro, club esclusivi di sport, locali notturni e movida sfrenata) e le visite artistico-culturali; ogni tanto, poi, ci possono concedere anche giornate di totale relax nelle tantissime spa e nei lussuosi Hotel che hanno ospitato e ospitano tuttora personaggi illustri e vip del mondo dello spettacolo.
Ma Taormina è soprattutto un fantastico intreccio di architetture uniche, elementi artistici e urbanistici sontuosi che si fondono insieme in giardini arabo-moreschi che già di per sé hanno dignità di monumento.
Il panorama che offre Taormina è dei più stupefacenti: la sua geografia la pone su di una terrazza naturale del Monte Tauro, letteralmente sospesa tra il mare della Baia di Naxos e le sue rocce, e gli occhi si confondono tra spiagge di sabbia e piccole baie intime rocciose, con il comun denominatore di un mare lucente e cristallino. Lo sguardo si perde fino al Vulcano Etna, il più grande in Europa fra quelli ancora in attività.
Il centro storico di Taormina trae linfa dalla sua arteria principale, Corso Umberto I, che inizia e termina con le porte monumentali, Porta Messina e Porta Catania.
Lungo il corso si possono ammirare vetrine con le più importanti griffe internazionali, ed un susseguirsi di deliziosi e raffinati caffè un po' "bell'epoque" che invitano a ristorarsi un attimo gustando l'eccellente granita siciliana mentre ogni sorta di rappresentante della più variegata umanità ci passa davanti.
Incantevoli sono anche le scalinate e i vicoletti, per nulla banali e resi dei veri e propri gioielli (anche dal punto di vista commerciale) grazie alla presenza di bar e ristorantini.
Nel frattempo, si possono ammirare chiese e palazzi storici, come il Duomo di San Nicola, la Villa Comunale, il Palazzo Ducale.
Prendendo la strada in direzione di Porta Messina, si raggiunge una delle piazze principali, quella che in periodo greco era l'Agorà ed in periodo romano il Foro. Stiamo parlando di Piazza Vittorio Emanuele, un centro città ricchissimo di architetture civili e religiose di grande pregio.
La Chiesa barocca di Santa Caterina d'Alessandria, con ciò che resta dell'antico Odeon Romano del I sec a.C., e il meraviglioso Palazzo Corvaja, con un imponente portale in stile Gotico-catalano ed una architettura quattrocentesca, che oggi ospita l'Azienda Turistica.
Proseguendo nella stessa direzione si giunge al Teatro Greco Romano, il culmine storico-artistico della città ed epicentro delle visite culturali a Taormina.
La struttura è imponente, con ampie scalinate a formare le tribune ed un palcoscenico che diventa sede privilegiata di spettacoli, eventi e concerti, che in questa veste assumono un colore ed un'aura assolutamente impareggiabili.
A rendere ancora più sublime la vista, è l'intuizione avuta dai greci prima, e dai romani poi, di costruire la scena del Teatro sullo sfondo del Mar Ionio e del Vulcano Etna.
Un capolavoro di poesia architettonica impressionante per bellezza ed originalità, e che ancora oggi concede spazio a circa 19.000 spettatori.
Non è ancora ben chiaro se il teatro sia greco o romano. La storia ci racconta semplicemente che fu dapprima costruito dai greci, nel III sec a.C., e poi completamente rifatto dai Romani.
Ci lasciamo alle spalle questo capolavoro per raggiungere la splendida Piazza 9 Aprile, con un intreccio di stili visibili nelle chiese, dal Gotico di San'Agostino allo spagnolo seicentesco della Chiesa di San Giuseppe. Nella piazza, spicca la Porta di Mezzo con l'Orologio, simbolo della piazza, che è anche il centro della movida cittadina; sul far della sera, nell'orario tipico dell'aperitivo, questa piazza diventa un crogiuolo di ragazzi, ragazze, adulti e turisti di ogni età che affollano i locali ed i bar storici della Bella Vita taorminese.
I panorami non finiscono qui, e proseguono infatti nella Villa Comunale che si trova a strapiombo sul mare, un po' come quasi tutta la città, e che regala la visione di giardini e piante esotiche lussureggianti, insieme a rigogliosi ulivi tipici delle terre siciliane.
Parlando di panorami, non possiamo qui tralasciare i ruderi che si intravedono sulla cima del Monte Tauro, dove in epoca greca sorgeva l'acropoli di Tauromenion.
Non sono ben chiare le origini del castello. Si sostiene che sia in realtà di epoca araba, e da essi fu utilizzato durante l'assedio dei Normanni nel 1079.
Merita una visita infine la Naumachia, imponente costruzione caratterizzata da un muro di mattoni alto 5 metri e lungo 122. La sua datazione risale all'epoca romana, intorno al II sec. a.C., ed il suo nome letteralmente viene tradotto in "battaglia navale".
La verità però è ben diversa: se infatti dapprima si pensava fosse proprio una specie di circo acquatico per la rappresentazione di battaglie navali, oggi è noto che si tratta semplicemente di un ninfeo.


Isola Bella


Isola BellaIl turismo balneare di Taormina, più che intorno alle sue spiagge, pur splendide, ruota intorno al capolavoro naturale che è Isola Bella.
Si tratta di un isolotto ricchissimo di vegetazione unito alla terraferma da una lingua di terra, un po' come fosse una strana appendice della città.
Definita a buon diritto "Perla del Mediterraneo", ogni estate è meta di visitatori provenienti da ogni dove, e che vedono sempre superate le proprie aspettative.
Già dal "Belvedere" di Taormina, Isola Bella si può ammirare in tutto il suo splendore emerso.
La sua storia ci racconta di ricchi nobili che si sono passati il possesso per puro vezzo; ad uno di essi è dovuto il nome attuale di Isola Bella, ed in particolare Wilhelm von Gloeden, che nel XIX sexcolo la definì tale ed ancora oggi mantiene questo appellativo.
Oggi è Riserva Marina Orientata, con una foltissima vegetazione mediterranea nella parte emersa e dei fondali di immensa ricchezza, tra specie di fauna e flora che abitano piccole grotte ed insenature, e che giocano a nascondino tra i vari relitti di navi e reperti archeologici.


Giorno 2


Giardini Naxos


Giardini NaxosPer anni si è pensato che Giardini Naxos fosse la prima colonia greca di Sicilia. In realtà, è stato scoperto che qualche decennio prima, era già stata fondata Zancle, l'attuale Messina, dagli stessi calcidesi provenienti da Eubea. 22 anni dopo, nel 734 a.C., fondarono Naxos, che prende il nome dell'isola greca nel mare Egeo.
La storia di Naxos si concluse in tragedia quando, schieratasi con Atene contro il tiranno di Siracusa, venne rasa al suolo in seguito alla sconfitta degli ateniesi nel 403 a.C., e sullo stesso promontorio venne costruita Tauromenion, l'attuale Taormina.
Oggi Giardini Naxos vive prevalentemente di turismo balneare.
Le sue spiagge sono fra le più apprezzate dei mille km di costa siciliana, e nel periodo estivo si affollano di migliaia di turisti.
In realtà però il patrimonio della città è principalmente storico. Ne è testimonianza il Parco Archeologico che si estende su 40 ettari di territorio, in cui sono ancora visibili in parte i resti di edifici sacri, di abitazioni e mura difensive.
Le tante fornaci rinvenute testimoniano una vivace attività artigianale di lavorazione dell'argilla, con reperti ancora oggi conservati presso il Museo Archeologico.
Nonostante le piccole dimensioni infatti, Naxos mantenne sempre una certa importanza sia per la posizione geografica, che la rendeva punto di partenza degli ambasciatori di rientro in Grecia, sia per la costruzione dell'Altare dedicato ad Apollo.
L'economia di Giardini Naxos ha perso via via il contributo delle attività artigianali del ferro battuto e della lavorazione della ceramica, ed oggi investe sostanzialmente nella valorizzazione turistica.
Oltre alle spiagge, come detto, non mancano spunti per un turismo culturale, con monumenti ed architetture, soprattutto religiose, di grande interesse: la Chiesa di Santa Maria della Raccomandata, del XVIII secolo, la Chiesa normanna di San Pantaleone, nonché uno degli elementi potenzialmente più interessanti della città: il Castello di Schisò, inizialmente costruito come roccaforte militare in epoca medievale, divenne dimora nobiliare. Oggi versa in uno stato di quasi totale abbandono.
Infine, se si viaggia durante la stagione estiva, il lungomare di Giardini merita ben più di un giorno.
Un litorale che si estende per chilometri, ricco di stabilimenti balneari e lidi che di notte si trasformano in discoteche e locali sulla spiaggia, con intrattenimenti sicuramente ideali per i più giovani ma anche spunti ricreativo culturali per tutte le età.

Seguici su Facebook