Da Palermo a Cefalù: mare e montagna in provincia di Palermo

Ideale per: Ragazzi-Gruppi Tipologia: Impegnativo Mezzi: Misto Giorni: 6 Province: Palermo Città: Palermo;Monreale;Cefalù

Descrizione

L'intinerario ci porterà alla scoperta di una delle città più misteriose e ricche di tradizione, cultura e storia dell'intero Mediterraneo. Palermo è infatti la culla della cultura siciliana, denominata "Museo a cielo aperto" proprio per la ricchezza del suo patrimonio storico artistico disseminato lungo tutto il centro storico, il più grande d'Europa.
Sebbene il capoluogo meriterebbe ben più tempo per essere conosciuto e vissuto fino in fondo, cercheremo di racchiudere in 3 giorni quanto più possibile.
Dopo la città, andremo in direzione del mare, dapprima a Mondello, in seguito nello splendido borgo normanno di Cefalù. Qui la costa offre un alternarsi di spiagge di sabbia e scogliere, lidi attrezzati e spazio libero; affrancandosi dagli schemi di mere località di mare, sia Mondello che Cefalù sono mete tanto culturali quanto balneari.
Infine, dal mare alla montagna, con incantevoli itinerari naturali all'interno del Parco delle Madonie, fra percorsi di trekking, passeggiate a cavallo, corsi d'acqua e grotte naturali dall'immenso fascino.

Giorno 1

Palermo

Capoluogo della Sicilia, conserva visibili le tracce delle numerosissime dominazioni che segnano profondamente la sua storia.
Punici, Arabi, Normanni, Angioini, Svevi, Aragonesi, Borboni, rendono Palermo un crogiolo di culture e un affascinante meltin pot di stili e architetture. La proposta artistica si intreccia con quella culturale in cui storia e leggenda si incontrano e si scontrano di continuo.
La prima giornata vedrà l'itinerario partire dall'inizio della strada liberty, via Libertà, proseguendo lungo tutta l'arteria fino a Piazza Vigliena, i 4 Canti, e da lì scendendo in direzione del mare fino a giungere a Piazza Marina.

Luoghi da visitare:


  • Piazza Vittorio Veneto: meglio conosciuta dai palermitani come "La Statua", rappresenta un monumento dedicato dapprima all'Unità d'Italia, successivamente ai Caduti nella Grande Guerra.
    Si trova al principio della via Libertà, arteria principale e centro commerciale della città, con ville in stile liberty di fine '800 – inizi '900.
  • Giardino Inglese: all'interno del Circuito Liberty di via Libertà, realizzato secondo i canoni dei giardini all'inglese da Ernesto Basile. All'interno, busti di personaggi illustri, fontane e sentieri affascinanti.
  • Piazza Castelnuovo - Ruggero Settimo: meglio conosciuta come Piazza Politeama, ospita il teatro neoclassico-pompeiano Politeama Garibaldi, concepito come circo e successivamente dotato di copertura e adibito a teatro, sede dell'Orchestra Sinfonica Siciliana. Al centro delle due piazze le statue di Ruggero Settimo e del Principe di Castelnuovo. Da segnalare anche il Palchetto della Musica e il Chiosco Liberty.
  • Teatro Massimo: proseguendo via Ruggero Settimo, strada "chic" della città con la splendida zona pedonale, si giunge in Piazza Verdi con il capolavoro neoclassico della famiglia Basile. Il teatro dell'Opera di Palermo è il terzo teatro d'Europa, primo per ampiezza del palcoscenico. I leoni bronzei all'ingresso sono opera di Benedetto Civiletti e rappresentano le allegorie della tragedia e della lirica.
  • Quattro Canti: dal quartiere spagnolo di via Maqueda si giunge all'incrocio barocco che divideva e divide ancor oggi il centro storico in quattro mandamenti. Le statue in ogni angolo dell'incrocio rappresentano in basso le 4 stagioni, nelle prime nicchie le 4 sante patrone di Palermo, prima dell'avvento di Santa Rosalia, in alto 4 sovrani spagnoli.
  • San Giuseppe dei Teatini: nell'angolo tra via Maqueda e corso Vittorio Emanuele, splendido esempio di barocco e rococò, seppur in buona parte ristrutturata, perdendo l'aspetto iniziale.
  • Piazza Pretoria: conosciuta come "Piazza della Vergogna" per la fontana che ne domina il centro, in stile manieristico, quindi con statue che mostrano nudità. Risalente al '500, suscitò tale scalpore verso le suore di clausura del convento di Santa Caterina annesso alla piazza tale da acquistare l'epiteto. Nella stessa piazza, da ammirare il Palazzo Pretorio, sede del sindaco, e il Convento di Santa Caterina.
  • Chiesa di San Cataldo: nella piazza adiacente, riconoscibile per la struttura arabo-normanna e le caratteristiche cupolette rosse su torri quadrangolari: le torri simboleggiano la terra, le cupole il cielo.
  • Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio o Martorana: splendido esempio di chiesa arabo-normanna con mosaici tipici della lavorazione bizantina. Fu donato da Eloisa Martorana alle suore stesse che lì realizzavano la frutta di marzapane.
  • Chiesa del Gesù o Casa Professa: nel quartiere dell'Albergheria, uno dei massimi esempi del barocco siciliano. Accecante il patrimonio artistico presente all'interno, con lavori di maestri del calibro di Giacomo Serpotta e Vitagliano. Iniziata intorno al 1500, nel 1888 venne dichiarato monumento nazionale.
  • Piazza Marina e Palazzo Chiaromonte Steri: splendido scorcio di città con un rigoglioso giardino al centro caratterizzato da Ficus Magnolioides plurisecolari dalla imponente stazza. Il Palazzo Steri di Palermo fu residenza della potente famiglia Chiaromonte nel '300, sede dei viceré successivamente, ancora sede della Santa Inquisizione, della quale conserva oggi il museo; da Tribunale dell'Inquisizione divenne tribunale civile e penale, oggi ospita il Rettorato dell'Università di Palermo.
  • Foro Umberto I: meglio conosciuto come "Foro Italico", è la passeggiata a mare dei palermitani. Da una parte il mare, dall'altra il quartiere arabo della Kalsa, con splendide chiese come "lo Spasimo" e "Santa Teresa alla Kalsa".

Giorno 2


Palermo

La visita di una città come Palermo non può terminare in una giornata. Nella seconda percorreremo l'altro tratto di Corso Vittorio Emanuele, che dai 4 Canti giunge al Palazzo Reale attraverso la cinquecentesca Porta Nuova. Proseguendo in questa direzione, verso la montagna, raggiungeremo Monreale passando per le Catacombe dei Cappuccini. Rientrando a Palermo, chiuderemo il quadrato del centro storico giungendo in Via Lincoln per la visita dell'Orto Botanico e di Villa Giulia.

Luoghi da visitare:


  • Cattedrale: è il monumento che forse più di ogni altro rappresenta la magnificenza e il miscuglio di stili di Palermo. Il portico d'ingresso e la facciata oggi principale presentano un incrocio di gotico, catalano, arabo, arabo-normanno, barocco, neoclassico, dando vita ad una imponente costruzione, simbolo della città. All'interno è possibile ammirare la cappella dedicata a Santa Rosalia, le Tombe degli Imperatori, il Tesoro e la Cripta.
  • Palazzo Reale o dei Normanni: da sempre sede del potere palermitano, con gli Emiri Arabi prima, con Ruggero II in seguito che fece costruire all'interno la Cappella Palatina, sede ancor oggi dell'Assemblea Regionale Siciliana. Merita particolare menzione la Cappella Palatina, con tessere musive in oro massiccio e mosaici bizantini di pregevolissima fattura.
  • Catacombe dei Cappuccini: cimitero ipogeico che conserva più di 8 mila corpi mummificati. Impressionante lo stato di conservazione delle mummie stesse e degli abiti dell'epoca. Singolare l'esempio della piccola Rosalia, ancor oggi caso di studio.
  • Monreale: facilmente raggiungibile in auto o in bus, il Duomo di Monreale è il massimo esempio dell'arte bizantina applicata in una Cattedrale Cristiana. Si stima che siano presenti più di una tonnellata d'oro in tessere musive e decorazioni. Di richiamo internazionale il Cristo Pantocratore che domina l'altare.
  • Orto Botanico e Villa Giulia: di ritorno a Palermo, nel "quartiere cinese" della città troviamo l'Orto Botanico, progetto del francese Léon Dufourny, con un prospetto che richiama un tempio egizio. Sede oggi del Dipartimento di Scienze Botaniche dell'Università di Palermo, è uno dei più importanti in Europa per ricchezza e abbondanza di specie proveniente da tutto il mondo. L'adiacente giardino pubblico di Villa Giulia ospita il carro allegorico di Santa Rosalia che ogni anno va in processione per ricordare il miracolo della "Santuzza".

Giorno 3


Palermo

La visita continua ancora alla scoperta di una delle caratteristiche che rende la città unica nel suo genere. La mattina sarà dedicata alla visita dei mercati storici, il pomeriggio per un rilassante bagno a Mondello.

Luoghi da visitare:


  • Mercato di Ballarò: di matrice araba, il più antico della città. Il nome deriva dal villaggio di arabi che si insediò in città iniziando i propri commerci. Incrocio di culture nel passato come nel presente, luogo natio del caratteristico "pane con la milza", risalente a più di 500 anni orsono. In particolare è possibile trovare la casa di Cagliostro, personaggio della leggenda palermitana.
  • Mercato del Capo: alle spalle del Teatro Massimo, anch'esso di origine araba. All'interno, lungo la passeggiata, è possibile visitare la Chiesa dell'Immacolata Concezione, con un abbagliante interno caratterizzato da marmi policromi.
  • Mercato della Vucciria: il più famoso probabilmente grazie anche alla tela del pittore bagherese Renato Guttuso. Tuttavia, oggi quasi in disuso. L'etimologia viene erroneamente fatta derivare dal francese "boucherie". L'esatta derivazione è ancora una volta araba. La tela di Guttuso viene oggi conservata all'interno del Palazzo Chiaromonte Steri di Palermo.
  • Via Roma e Chiesa di San Domenico: una delle principali arterie della città e strada dello shopping, dove i negozi dalle grandi griffe si intersecano con mercatini di ogni genere. Quasi a metà della via si trova la Chiesa di San Domenico, splendida chiesa barocca oggi Pantheon della città.
  • Mondello: incantevole località balneare in stile liberty, nato come borgo di pescatori, l'intervento di una società belga lo rende ciò che oggi è, ovvero una delle mete turistiche più ambite sia dai siciliani che a livello internazionale. Merita una menzione lo stabilimento balneare "Charleston", una enorme palafitta in stile liberty che impreziosisce ulteriormente il patrimonio paesaggistico e artistico del luogo.

Giorno 4


Cefalù

Una delle province del palermitano più ricercate e meta ormai da anni di turismo internazionale. Offre splendide spiagge e una impostazione normanna riconoscibile dalla Cattedrale e dalla struttura urbana. Anche qui la storia si intreccia alla leggenda: particolarmente avvincente quella relativa alla Cattedrale.
Di piccole dimensioni, la visita del centro storico lascia spazio nel pomeriggio ad un bagno nelle acque cristalline delle sue spiagge.

Luoghi da visitare:


  • Cattedrale: realizzata nel XII secolo dal Re normanno Ruggero, segue il processo di cristianizzazione portato avanti proprio dai normanni sui territori fino ad allora profondamente islamizzati. La leggenda racconta che il re, insieme alla sua flotta, vennero investiti da una forte tempesta, ed egli fece giuramento di costruire una imponente Cattedrale nel porto in cui sarebbe approdato vivo. Quel porto fu proprio Cefalù.
  • Osterio Magno: segue il filone delle residenze Chiaromontane, famiglia che dominò gran parte del territorio siciliano per tutto il Trecento. Caratterizzato da un aspetto esterno fortificato (dal latino osterium magno= palazzo fortificato) ma ornato da splendide bifore e trifore.
  • Lavatoio Medievale: una delle primissime forme di lavanderia all'aperto, con vasche d'acqua scavate nella roccia rifornite da bocche bronzee a forma di leoni.
  • Museo Mandralisca: di fronte la Cattedrale, nasce nel 1934 e conserva collezioni archeologiche, artistiche e scientifiche. Viene realizzato dal barone Piraino di Mandralisca.
  • Tempio di Diana: testimonianza di un insediamento preellenico, suggestiva la vista delle sue rovine in cima alla montagna ove insisteva il primo insediamento urbano.

Giorno 5


Parco delle Madonie

Il territorio del Parco comprende pressoché interamente l'omonimo massiccio montuoso.
La natura calcarea degli altipiani rende la morfologia caratterizzata da ampie vallate, strette gole, fiumi e torrenti, nonché affascinanti grotte e formazioni di grande interesse speleologico.

Luoghi da visitare:


  • Zona A: si estende per circa 5 ettari, dedicata alla conservazione quasi integrale della flora e della fauna con la presenza umana ridotta ai minimi termini.
  • Zona B: di circa 16 ettari, sono consentite attività di pascolo e agricoltura, include zone di grande importanza paesaggistica e naturalistica.

Giorno 6


Parco delle Madonie

L'ultima giornata si propone di visitare le zone C e D del parco, ovvero quelle destinate maggiormente all'attività turistica. È possibile in queste zone dilettarsi in escursioni in trekking o a cavallo.

Luoghi da visitare:


  • Zona C: è adibita ad attività turistiche e in generale destinate alla valorizzazione del parco.
  • Zona D: di circa 17 ettari, è l'anello di congiunzione tra il parco e il territorio esterno.

Suggeriamo, vista l'impegnativa giornata dedicata ad escursioni e trekking, di pernottare per poi prendere la via del ritorno il mattino seguente riposati.

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